“Nelle Marche del 1860, all’alba dell’Unità d’Italia e delle sue stringenti leggi, un bracciante nullatenente di nome Terenzio Grossi raduna una banda di fuorilegge che, con la complicità di un popolo stanco ed affamato, proverà a sovvertire la nuova autorità. In due anni di grassazioni, violenze ed omicidi ai danni dei potenti e borghesi, i briganti conosceranno il trionfo e la fortuna di fronte ad una forza pubblica impotente, inadeguata e vigliacca, ed un inevitabile destino”. E’ questa in sintesi la trama del film La Banda Grossi, l’opera prima di Claudio Ripalti  che uscirà tutte le sale dal 20 settembre.

una scena del film

Il film, riconosciuto di Interesse Storico e Culturale dal MIBAC e realizzato  con il contributo del Ministero stesso, ha visto anche il sostegno  della Regione Marche – Fondi POR-FESR 2014-2020 e Fondazione Marche Cultura – Marche Film Commission,  riuscendo a raggiungere anche il più grande risultato della storia italiana delle raccolte fondi  su piattaforme online (crowdfunding), ottenendo finanziamenti per 72.000 euro da oltre 400 persone in tutto il mondo e un livello di notorietà sui social network quantificabile nell’ordine delle centinaia di migliaia di condivisioni.

Tratto dalla storia vera di Terenzio Grossi e della sua banda, il film è un’opera di genere, quasi unico in Italia. Un film coraggioso, che si misura, insieme, col “miracolo” e col “rischio d’impresa”‘. Prodotto dalla Cinestudio con budget ridottissimo, l’opera mostra una certosina e fedele cura per i dettagli, gli abiti, gli oggetti, le scenografie. Le location “narrano” una natura epica e potente ed esprimono quanto di più autentico esiste ancora fra boschi, montagne, fiumi e borghi dell’alto Appennino delle Marche. Battaglie, assalti e fughe che attraversano – sottolineate da belle musiche originali – luoghi affascinanti e incontaminati come i Monti Catria, Nerone, Pietralata e l’Alpe della Luna e paesi immersi in atmosfere senza tempo come Petriano, Cagli, Fermignano, Frontone, Urbania.

E’ distribuito nelle sale italiane da Effe Cinematografica, nota casa di distribuzione con sede ad Ancona.

Di Graziarosa Villani

Giornalista professionista, Laureata in Scienze Politiche (Indirizzo Politico-Internazionale) con una tesi in Diritto internazionale dal titolo "Successione tra Stati nei Trattati" (relatore Luigi Ferrari Bravo) con particolare riferimento alla riunificazione delle due Germanie. Ha scritto per oltre 20 anni per Il Messaggero. E' stata inoltre collaboratrice di Ansa, Il Tempo, Corriere di Civitavecchia, L'Espresso, D La Repubblica delle Donne, Liberazione, Avvenimenti. Ha diretto La Voce del Lago. Direttrice di Gente di Bracciano e dell'Ortica del Venerdì Settimanale, autrice di Laureato in Onestà (coautore Francesco Leonardis) e de La Notte delle Cinque Lune, Il processo al Conte Everso dell'Anguillara (coautore Biagio Minnucci), presidente dell'Associazione Culturale Sabate, del Comitato per la Difesa del Bacino Lacuale Bracciano-Martignano, vicepresidente del Comitato Pendolari Fl3 Lago di Bracciano.