Cari concittadini mi perdonerete se nel titolo ho usato termini storico letterari ma ho cercato di adeguarmi alle doti di cultore di letteratura e storia che il sindaco Tondinelli si attribuisce nel curriculum pubblicato in occasione della campagna elettorale. I riferimenti peraltro mi sono sembrati calzanti sia con il dramma  di Samuel Beckett,del cosiddetto teatro dell’assurdo, sia con la cultura greca in cui si trovano numerosi avvertimenti riguardanti la inevitabile vendetta della storia nei confronti di  chi detiene il potere e lo utilizza non per il bene del popolo.
Nell’opera di Beckett, Godot, pur a lungo  atteso, non arriva mai mentre al sindaco l’intervento della Regione Lazio, pur non atteso, è arrivato e gli ha intimato di annullare tutti gli atti ILLEGITTIMI prodotti sulla questione ” la Lobbra”.
Risulta assolutamente  inspiegabile la  pervicacia nel continuare a produrre atti illegittimi, nonostante i ripetuti richiami dell’Organo di controllo regionale, su una materia riguardante le rivendicazioni di un privato cittadino che era stato oggetto di attenzione nel vigente Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione per “le molte richieste di accesso caratterizzate spesso da toni intimidatori e da un costante ricorso alla minaccia della denuncia penale( art.328 c.p.)
Rimanendo nella dimensione dell’assurdo, Tondinelli si è attribuito il merito,in un manifesto a caratteri cubitali, di avere salvato Bracciano dal dissesto finanziario pur sapendo che non sussistevano le condizioni affinché ciò potesse accadere.
La non congruità rilevata dalla Corte dei conti in prima battuta e il successivo accoglimento del ricorso attengono all’ammontare del debito e al piano da porre in atto per ripianare lo stesso  debito che comunque permane.
Il rischio che il Comune ha corso e corre di un eventuale dissesto riguarda l’aggravio del debito derivante dalle elevate spese legali e per consulenze sempre per “la Lobbra”, le assunzioni inutili di ex 110 e capi area a fronte di adeguate risorse organiche disponibili, non ultimo il capo area manutenzioni,nonché il mancato riconoscimento di debiti fuori bilancio che saranno probabilmente oggetto di decreti ingiuntivi come quello pervenuto recentemente perché il Comune non avrebbe pagato il consumo dell’energia elettrica.
Tornando al concetto di nemesi storica, non posso esimermi dal fare riferimento alla recente archiviazione dell’indagine giudiziaria concernente la denuncia di associazione per delinquere  formulata da Tondinelli nei confronti di numerosi membri della passata amministrazione. Non entro nel merito dell’analisi giurisprudenziale , a me come a tutti i cittadini di Bracciano, sta a cuore l’aspetto umano della vicenda.
Come si è permesso Tondinelli, da quale angolo remoto  del suo animo è emersa la volontà di colpire tante famiglie con “NOTIZIE di REATO INFONDATE”. Noi viviamo in una cittadina non in una grande metropoli, può lui soltanto lontanamente immaginare la sofferenza procurata a concittadini incolpevoli? Ha realizzato il dramma vissuto dai figli in tenera età nel vedersi di notte perquisita la propria casa?
Tondinelli ha dimostrato più volte di non riuscire  a comprendere la differenza tra il rancore personale e la legittima contrapposizione politica La dialettica politica, come ho detto anche in Consiglio comunale, può essere anche asperrima ma non deve mai travalicare i limiti imposti dalla convivenza civile.
A mio avviso Tondinelli ha invece basato la propria azione politica già da consigliere comunale non impegnandosi per il bene comune ma cercando in ogni modo per denigrare l’avversario politico con strumenti privi di fondamento. 
Si deve sapere che è stata anche  svolta una mirata attività di accesso agli atti da parte sua e di Testini nei confronti di consiglieri di minoranza e addirittura di loro famigliari nella speranza di trovare un appiglio per attaccarli sul piano personale.Naturalmente sono rimasti con un palmo di naso.
Cosa deve ancora succedere affinché il sindaco prenda coscienza che è giunta l’ora di fare un passo indietro?
In questi ultimi tempi ho parlato con numerosi concittadini  sia del centro storico sia di Bracciano nuova per conoscere il loro parere . Molti di loro mi hanno sinceramente fatto presente che avevano sostenuto la candidatura di Tondinelli non perché avessero mai creduto nelle sue doti manageriali che si sono purtroppo rivelate totalmente inadeguate, bensì ” contro qualcuno” sul quale erano state formulate accuse pesantissime. Quanto da me qui riferito è agevolmente riscontrabile parlando liberamente con la cittadinanza.
Nel video che segue ho cercato di fare il punto di situazione del paese anche in prospettiva futura soprattutto per i giovani.
Parlando di giovani, il mio pensiero va ad  Antonio  un  giovane giornalista, amante della vita e testimone delle rimarchevoli  qualità  dei nostri giovani, la cui  vita è stata spezzata a Strasburgo da chi non crede nella civiltà fondata sulla libertà e la democrazia imbevuto di idee propugnate da abietti predicatori d’odio e di disumanità.
Sono certo che il Tuo esempio di impegno per una Europa migliore sarà  seguito da molti giovani italiani.
Donato Mauro

Di Graziarosa Villani

Giornalista professionista, Laureata in Scienze Politiche (Indirizzo Politico-Internazionale) con una tesi in Diritto internazionale dal titolo "Successione tra Stati nei Trattati" (relatore Luigi Ferrari Bravo) con particolare riferimento alla riunificazione delle due Germanie. Ha scritto per oltre 20 anni per Il Messaggero. E' stata inoltre collaboratrice di Ansa, Il Tempo, Corriere di Civitavecchia, L'Espresso, D La Repubblica delle Donne, Liberazione, Avvenimenti. Ha diretto La Voce del Lago. Direttrice di Gente di Bracciano e dell'Ortica del Venerdì Settimanale, autrice di Laureato in Onestà (coautore Francesco Leonardis) e de La Notte delle Cinque Lune, Il processo al Conte Everso dell'Anguillara (coautore Biagio Minnucci), presidente dell'Associazione Culturale Sabate, del Comitato per la Difesa del Bacino Lacuale Bracciano-Martignano, vicepresidente del Comitato Pendolari Fl3 Lago di Bracciano.