C’è tutta l’America puritana nel lavoro teatrale andato in scena sabato e domenica al Teatro Maurizio Fiorani di Canale Monterano (direzione artistica Esper Russo e Carmine Ferrara). L’atmosfera cupa dei college dove un ragazzo nero è una mosca, un diverso tra simili. Una suora tutta d’un pezzo che incurante delle gerarchie getta il sospetto su padre Flynn. Episodi letti con diverse chiavi di lettura: una mano che si ritrae, un bimbo che mostra malessere.

Come Rossini parlò di calunnia come di un “venticello” che intacca onore e reputazione, qui l’autore John Patrick Shanley, ricorre alla metafora di un cuscino disfatto le cui piume si spargono al vento ampliando dando forza al pettegolezzo.

Il dubbio però, nel dipanare dei fitti dialoghi resta. Padre Flynn ha davvero insidiato il giovane ragazzo nero? Non lo sapremo mai. La severità della suora sfocia in un pianto disperato nel rovello del dubbio.

Uno spaccato dell’America ottusa e razzista che traspare purtroppo con tutta la sua crudeltà nell’atteggiamento della madre disposta ad accettare, pur nel dubbio, abusi al suo piccolo pur di guardare più in là al futuro del ragazzo.

Da qualunque parte la si prende resta l’amarezza e quella assenza che grava su tutto. Senza verità: il dubbio resta per tutti. Perché l’autore, ci viene il dubbio, non ha avuto il coraggio di puntare il dito sul prete poi promosso o, al contrario, di dirigerlo sulla suora integerrima?

Giampiero Nardelli nei panni di Padre Flynn domina la scena come un attore navigato. Marina Garrone, tornata dalle quinte al palco, è un gigante. Soave e brillante come conviene ad una attrice giovane Roberta Tondinelli. Insuperabile Claudia Ganzitti nei panni della madre.

Le scene realizzate da Massimo Melloni e Simone Palombi hanno saputo rendere al meglio l’atmosfera cupa di una parrocchia americana chiusa in sé stessa.

Il Dubbio ha conquistato nel 2005 il Premio Pulitzer per la Drammaturgia.

Graziarosa Villani

 

(Foto “rubata” al profilo Facebook di Paola Lucci)

Di Graziarosa Villani

Giornalista professionista, Laureata in Scienze Politiche (Indirizzo Politico-Internazionale) con una tesi in Diritto internazionale dal titolo "Successione tra Stati nei Trattati" (relatore Luigi Ferrari Bravo) con particolare riferimento alla riunificazione delle due Germanie. Ha scritto per oltre 20 anni per Il Messaggero. E' stata inoltre collaboratrice di Ansa, Il Tempo, Corriere di Civitavecchia, L'Espresso, D La Repubblica delle Donne, Liberazione, Avvenimenti. Ha diretto La Voce del Lago. Direttrice di Gente di Bracciano e dell'Ortica del Venerdì Settimanale, autrice di Laureato in Onestà (coautore Francesco Leonardis) e de La Notte delle Cinque Lune, Il processo al Conte Everso dell'Anguillara (coautore Biagio Minnucci), presidente dell'Associazione Culturale Sabate, del Comitato per la Difesa del Bacino Lacuale Bracciano-Martignano, vicepresidente del Comitato Pendolari Fl3 Lago di Bracciano.