Italia Nostra Castelli Romani annuncia di aver presentato mercoledì 21 novembre 2018 esposto alla Procura di Velletri riguardo alla mancata esecuzione della sentenza del Consiglio di Stato n. 2200 del 20 – 04 – 2017 con la quale è stato respinto il ricorso presentato dalla società EI Towers spa contro l’ordinanza di demolizione delle antenne, ordinanza a suo tempo emessa dal comune di Rocca di Papa nel lontano agosto del 2003.

 

In pratica l’amministrazione comunale avrebbe dovuto procedere alla demolizione delle antenne riconosciute come abusive in base alla citata sentenza del Consiglio di Stato, ma dopo almeno 19 mesi nulla è stato ancora concretamente fatto e le antenne riconosciute come abusive sono ancora tutte al loro posto, nonostante il Consiglio di Stato abbia chiarito una volta per tutte che gli impianti sono sprovvisti di idoneo titolo edilizio e pertanto l’ordinanza di demolizione emessa nel 2003 è un atto dovuto al quale non ci si può sottrarre.

 

Italia Nostra Castelli Romani sottolinea il fatto che non si è ancora neppure provveduto alla notificazione dei verbali di inottemperanza alle aziende radio-televisive oggetto dell’Ordinanza di demolizione del comune di Rocca di Papa del 2003 i cui ricorsi sono stati fino ad ora respinti dal Consiglio di Stato, ma non risulta che tali verbali di inottemperanza a tutt’oggi siano mai stati notificati dall’Autorità comunale alle aziende interessate.

 

Appare oltretutto incomprensibile il ritardo con cui l’amministrazione comunale ha emesso il 19 settembre scorso la delibera di giunta n. 119 relativa alla “esecuzione delle sentenze antenne…” nella quale si afferma tra l’altro “ … di non aver potuto procedere speditamente per impossibilità tecnica a rilevare ed identificare l’esatta posizione degli impianti oggetto della sentenza del Consiglio di Stato 2200/2017…” quando in realtà, come notorio, l’ex delegato alla questione antenne del Comune di Rocca di Papa, dimessosi nel marzo 2018, ha più volte affermato di aver svolto unitamente all’Ufficio Tecnico Urbanistico comunale una mappatura degli impianti di monte Cavo vetta. Per i suddetti motivi Italia Nostra Castelli Romani ha altresì rivolto alla Regione Lazio richiesta di nomina di un Commissario ad acta affinché si proceda con determinazione alla esecuzione della sentenza del Consiglio di Stato sopra citata, affinché una vicenda che ormai dura da svariati decenni e che ha visto una preoccupazione diffusa nella popolazione, possa trovare finalmente conclusione, restituendo alla cittadinanza tutta l’integrità del paesaggio originario nel rispetto dei vincoli violati ed a tutela anche della salute pubblica in base al principio di precauzione contro eventuali rischi derivanti dai campi magnetici generati.

Di Graziarosa Villani

Giornalista professionista, Laureata in Scienze Politiche (Indirizzo Politico-Internazionale) con una tesi in Diritto internazionale dal titolo "Successione tra Stati nei Trattati" (relatore Luigi Ferrari Bravo) con particolare riferimento alla riunificazione delle due Germanie. Ha scritto per oltre 20 anni per Il Messaggero. E' stata inoltre collaboratrice di Ansa, Il Tempo, Corriere di Civitavecchia, L'Espresso, D La Repubblica delle Donne, Liberazione, Avvenimenti. Ha diretto La Voce del Lago. Direttrice di Gente di Bracciano e dell'Ortica del Venerdì Settimanale, autrice di Laureato in Onestà (coautore Francesco Leonardis) e de La Notte delle Cinque Lune, Il processo al Conte Everso dell'Anguillara (coautore Biagio Minnucci), presidente dell'Associazione Culturale Sabate, del Comitato per la Difesa del Bacino Lacuale Bracciano-Martignano, vicepresidente del Comitato Pendolari Fl3 Lago di Bracciano.