Farà senz’altro scuola la sentenza del Tar del Lazio riguardo la querelle del Piano Regolatore di Anguillara. In sostanza il Tar non ha deciso dando un po’ ragione agli uni e un po’ agli altri e torto a tutte le parti un campo. Un cerchiobottismo che in sostanza getta nel caos l’intera pianificazione urbanistica di Anguillara almeno dal 2006, data di approvazione della variante al Prg, ad oggi. Tutto da rifare quindi. Sostanzialmente si torna alla pianificazione del 1978 e alle sopravvenute norme sovracomunale in fatto di urbanistica. Una sentenza che lascia tutti con l’amaro in bocca, che minimizza il ruolo in materia della Regione Lazio ed esalta quella della comunità ricorrendo a terminologie insolite come quel  “nucleo duro” che all’indomani delle elezioni comunali gridava e si scagliava contro il consumo di suolo. Si annulla in un sol colpo sia la delibera di approvazione della variante al Prg di Anguillara sia gli atti che l’attuale amministrazione ha messo in campo. Viene giù tutto il castello di carte. Il provvedimento infatti non solo va di fatto a vanificare i pagamenti fatti per l’Imu per il cambio di destinazione d’uso di terreni, ma potrebbe interagire anche con i Piani Integrati licenziati e in via di approvazione da parte dell’attuale giunta. Un pasticciaccio tutto italiano che ancora una volta mette in evidenza che l’urbanistica non è una scienza esatta. Se il tam tam corre sui social l’amministrazione interpreta la sentenza secondo l’adagio Cicero pro domo sua e scrive in una nota Per il TAR è evidente l’intento comunale di soprassedere al perfezionamento della variante generale originaria e di adottare scelte diverse, nel pieno rispetto del principio che ogni amministrazione possa ritornare su scelte molto anteriori che non hanno ancora acquisito definitività e che risultano inidonei a dare pieno impulso al nuovo iter formativo a carattere pianificatorio”. Ma si reclama trasparenza, concertazione, confronto. Concetti e parole che non abitano più ad Anguillara.

Graziarosa Villani

Si riporta il testo della sentenza così come diffuso sui social sent. 11451_2018x TAR (1)

Graziarosa Villani

Si riporta il testo della sentenza così come diffuso sui social

Di Graziarosa Villani

Giornalista professionista, Laureata in Scienze Politiche (Indirizzo Politico-Internazionale) con una tesi in Diritto internazionale dal titolo "Successione tra Stati nei Trattati" (relatore Luigi Ferrari Bravo) con particolare riferimento alla riunificazione delle due Germanie. Ha scritto per oltre 20 anni per Il Messaggero. E' stata inoltre collaboratrice di Ansa, Il Tempo, Corriere di Civitavecchia, L'Espresso, D La Repubblica delle Donne, Liberazione, Avvenimenti. Ha diretto La Voce del Lago. Direttrice di Gente di Bracciano e dell'Ortica del Venerdì Settimanale, autrice di Laureato in Onestà (coautore Francesco Leonardis) e de La Notte delle Cinque Lune, Il processo al Conte Everso dell'Anguillara (coautore Biagio Minnucci), presidente dell'Associazione Culturale Sabate, del Comitato per la Difesa del Bacino Lacuale Bracciano-Martignano, vicepresidente del Comitato Pendolari Fl3 Lago di Bracciano.