La Valle del Mignone si potrà salvare dal “tracciato verde” se la Corte di Giustizia EU chiarirà eventuali conflitti con le Direttive europee, non la salveranno le chiacchiere della politica

 

Non siamo appassionati delle corse della politica ad accreditarsi meriti spesso poco reali sui territori che invece spesso e volentieri dimentica o trascura e per questo evitiamo il più delle volte di replicare ai toni propagandistici e ai contenuti spesso molto poco informati come quelli che ripetutamente si leggono nei comunicati sul tema del completamento della Trasversale.

Rompiamo normalmente il silenzio quando queste esternazioni raggiungono livelli di disinformazione eccessivi e, aldilà di questa propaganda acchiapalike, riportiamo il tema negli unici binari in cui può e deve stare e cioè l’attesa degli unici atti che parleranno e conteranno sulle vicende della mobilità del nostro territorio e che qui ricordiamo: il parere della Corte di Giustizia Europea richiesto il 24 gennaio 2019 dal TAR del Lazio che ha emesso l’ordinanza n. 908/2019, nella quale chiede alla Corte Europea di esprimersi sugli aspetti del provvedimento di compatibilità ambientale approvato forzatamente dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri in merito al tracciato Verde per il completamento della SS 675. Il Tribunale Amministrativo Regionale, di fatto ha recepito la ricostruzione dei ricorrenti, ritenendo che sia stata violata non solo la normativa nazionale ma anche la normativa europea, rimarcando il fatto che la tutela ambientale non può essere sacrificata rispetto all’interesse economico. Questi gli unici fatti.

E’ con grande onore che da anni difendiamo la Valle del Mignone, dal tracciato verde che ora è in discussione alla corte di giustizia Europea, per merito dei firmatari del ricorso al Tar, non certo della politica che è sempre rimasta alla finestra, a guardare.

Anche ora la maggior parte degli interventi sulla stampa provengono da “osservatori” che ora sostengono le parti del sì o del no senza mai essersi messi realmente in gioco in questa vicenda a cui chi scrive ha invece contribuito sin dall’inizio; sia nella fase di contrasto, con gli strumenti che la partecipazione democratica mette a disposizione di tutti i cittadini (ricorsi alla giustizia amministrativa, audizioni richieste come cittadini e comitati alle amministrazioni comunali, regionali e nazionali, manifestazioni e controinformazione da oltre 5 anni) sia in quella propositiva (assemblee promosse con i pubblici amministratori, presentazioni di progetti, promozione e informazioni sulla normativa che protegge questi territori, promozione per la costituzione di un ecomuseo del territorio).

 

Quindi sorridiamo nel leggere gli interventi propagandistici di partiti e di liste civiche che non hanno mai preso fattivamente parte alla partita né nella azione di contrasto nè tantomeno in quella propositiva.

Tali interventi sono unicamente dettati dalla speranza di acquisire prossime benemerenze e ritorni utilitaristici o politici – per chi sostiene il completamento della  trasversale nella Valle del Mignone –  o dalla necessità di visibilità ed agibilità politica per coloro che, pur sostenendo il NO al tracciato nella valle, recentemente hanno attaccato il Sindaco di Tarquinia, unico soggetto istituzionale a schierarsi apertamente per la salvaguardia della Valle anche contro molte espressioni della sua parte politica.

E’ con la stessa insensatezza e disinformazione che si invoca il commissariamento dell’opera, come se il fermo fosse un problema di natura amministrativo oppure il completamento si potesse compiere grazie a qualche politico nominato, magari con lauto stipendio.

Le associazioni e i Comitati che difendono il nostro territorio saranno sempre fuori dalla politica delle convenienze ma al fianco di chiunque si riconosca con coraggio nella lotta contro l’ennesima servitù in danno del territorio di Tarquinia per la cui salvezza alternative percorribili esistono per chi sa e vuole vederle.

 

Per ITALIA NOSTRA SEZ ETRURIA Nicola Buonaiuto

Per il COMITATO PER IL DIRITTO ALLA MOBILITÀ DI TARQUINIA Marzia Marzoli

Per il COMITATO 100% FARNESIANA Marco Tosoni

 

Per il COMITATO PER PER LA DIFESA DELLA VALLE DEL MIGNONE Bianca Stefancu

Di Graziarosa Villani

Giornalista professionista, Laureata in Scienze Politiche (Indirizzo Politico-Internazionale) con una tesi in Diritto internazionale dal titolo "Successione tra Stati nei Trattati" (relatore Luigi Ferrari Bravo) con particolare riferimento alla riunificazione delle due Germanie. Ha scritto per oltre 20 anni per Il Messaggero. E' stata inoltre collaboratrice di Ansa, Il Tempo, Corriere di Civitavecchia, L'Espresso, D La Repubblica delle Donne, Liberazione, Avvenimenti. Ha diretto La Voce del Lago. Direttrice di Gente di Bracciano e dell'Ortica del Venerdì Settimanale, autrice di Laureato in Onestà (coautore Francesco Leonardis) e de La Notte delle Cinque Lune, Il processo al Conte Everso dell'Anguillara (coautore Biagio Minnucci), presidente dell'Associazione Culturale Sabate, del Comitato per la Difesa del Bacino Lacuale Bracciano-Martignano, vicepresidente del Comitato Pendolari Fl3 Lago di Bracciano.