Cresce la mobilitazione sul territorio di Tarquinia contro il proposto impianto di incenerimento proposto dalla A2A in località Pian D’Organo- Pian Dei Cipressi a Tarquinia. Italia Nostra Etruria, promuove, in collaborazione con altre associazioni locali, una assemblea pubblica per il 22 novembre 2019 alle 17 nell’aula consiliare del Comune di Tarquinia.

 

“Giungono con sinistra e sospetta sincronia dagli uffici della Regione Lazio – commenta Marzia Marzoli, presidente di Italia Nostra Etruria, degli inattesi ed incredibili aggiornamenti sulle procedure autorizzative di due diversi impianti di trattamento di rifiuti: uno per la costruzione di un mega inceneritore al confine meridionale del comune di Tarquinia con Civitavecchia e l’altro per l’ampliamento di un impianto di raccolta differenziata per il compostaggio anaerobico e la produzione di metano, cosiddetto biogas, in zona Olivastro lungo il corso del fiume Mignone. L’impianto a biogas è stato localizzato all’interno di zone agricole di pregio e l’inceneritore nelle immediate vicinanze di un territorio protetto da rigide norme di tutela comunitaria perché ricco di biodiversità e rari elementi florofaunistici protetti, non ultimo anche con importanti presenze archeologiche, segnalate dalle associazioni alla soprintendenza.

 

Entrambi gli impianti, frutto di una concezione vecchia e nociva del trattamento dei rifiuti – commenta ancora Marzoli – sono ampiamente sovradimensionati per sopperire ad un reale bisogno locale, svelando invece la volontà di utilizzare i due impianti per rifiuti di altre città e regioni. Questi due ecomostri, insieme alla famigerata centrale a carbone di Enel andrebbero a costituire l’ennesima mortifera servitù per altri territori ed altre regioni in danno di una popolazione da anni provata – dati epidemiologici alla mano – da una altissima incidenza di patologie neoplastiche e respiratorie che da troppo tempo funestano la vita di numerosissime famiglie di questo territorio.

 

I dati – sottolinea ancora l’esponente di Italia Nostra Etruria – fanno rabbrividire: per il proposto inceneritore si indicano 481.000 tonnellate di rifiuti speciali (dichiarati), che in realtà potrebbero arrivare a essere 540.000 tonnellate, 122.000 tonnellate/anno di ceneri pesanti e 40.000 tonnellate/anno ceneri leggere di risulta dalla combustione. Un traffico di 32.698 camion. Un camino di 70 metri che emetterà ulteriori tonnellate di emissioni inquinanti sulla già disastrata situazione ambientale e sanitaria del territorio”.

 

All’assemblea pubblica intervengono: Giovanni Ghirga, medico ISDE, Alessandro Giulivi, sindaco di Tarquinia. Modera Marzia Marzoli, presidente di Italia Nostra Etruria.

Di Graziarosa Villani

Giornalista professionista, Laureata in Scienze Politiche (Indirizzo Politico-Internazionale) con una tesi in Diritto internazionale dal titolo "Successione tra Stati nei Trattati" (relatore Luigi Ferrari Bravo) con particolare riferimento alla riunificazione delle due Germanie. Ha scritto per oltre 20 anni per Il Messaggero. E' stata inoltre collaboratrice di Ansa, Il Tempo, Corriere di Civitavecchia, L'Espresso, D La Repubblica delle Donne, Liberazione, Avvenimenti. Ha diretto La Voce del Lago. Direttrice di Gente di Bracciano e dell'Ortica del Venerdì Settimanale, autrice di Laureato in Onestà (coautore Francesco Leonardis) e de La Notte delle Cinque Lune, Il processo al Conte Everso dell'Anguillara (coautore Biagio Minnucci), presidente dell'Associazione Culturale Sabate, del Comitato per la Difesa del Bacino Lacuale Bracciano-Martignano, vicepresidente del Comitato Pendolari Fl3 Lago di Bracciano.