“E’ arrivato il momento di dire un ‘NO’ forte e chiaro alla irrinunciabile vanità di Antonio Pizzigallo, che si ricandida a primo cittadino per la sesta volta consecutiva dal 1999 con scarni risultati e annuncio la mia candidatura a sindaco. Una candidatura indipendente, una candidatura rappresentativa di tutti quei cittadini che per Anguillara vogliono un’amministrazione libera dai vecchi arnesi della politica riciclati per l’occasione e di chi li sostiene sperando sul contentino che mai otterrebbe con i voti. Nulla di personale nei confronti della “controfigura” del figlio Angelo usata per nascondersi dietro i fallimenti delle competizioni precedenti e soprattutto dove in questi quattro anni di amministrazione grillina invece di stare con la gente per le scuole, i sensi unici e tanto altro, ha brillato dai banchi dell’opposizione per il silenzio assoluto”.

Annuncia così il presidente di AnguillaraSvolta, Sergio Manciuria, la soluzione condivisa per una candidatura unitaria della coalizione di 4 anni fa ad Anguillara e la decisione di scendere in campo direttamente candidandosi a sindaco. “Alcuni invocano l’unità soltanto a parole – è la riflessione di Manciuria – guardano al proprio orticello incapaci di promuovere l’identità di una lista di partito e senza mai essere disposti ad agevolare un percorso comune in ragione di un altro unicamente autoreferenziale. Dalla caduta della fallimentare amministrazione a 5 Stelle ho lavorato ad una candidatura che fosse sintesi di un perimetro identitario facendo nuovamente un passo di lato per giungere ad una soluzione che rispecchiasse le attese di tutti e, soprattutto, dei cittadini. Nonostante la nostra leale collaborazione, non è andata come speravamo grazie anche a coloro che della stretta di mano ne fanno un vanto ma poi puntualmente la disattendono per un illusorio strapuntino”.

“A quanto pare – sottolinea il presidente di AnguillaraSvolta – c’è chi crede di vivere ancora nel Regno delle Due Sicilie e ritiene la nostra città un feudo, una questione familiare, dimostrando di non voler collaborare ad un progetto comune per il bene della città. Anche questa volta i soliti cortigiani, con la scusa di essere quarantenni come i predecessori pentastellati e di rappresentare il nuovo, stanno seguendo una strada di stampo borbonico, continuando ad agire secondo logiche che si sono ripetutamente rivelate perdenti, dimostrando di non volere tenere conto delle risposte ricevute dagli elettori”.

“Ciò che resta di un’area politica e del tempo che fu – conclude Manciuria – si assumerà la responsabilità di avere impedito la nascita di una lista unitaria . Per me è una questione di rispetto della parola d’onore che cercherò di affrontare con cuore, competenza e coraggio, rimettendomi alle decisioni degli elettori e non sottostare alle vecchie logiche politiche – impostate solo per stare insieme per vincere e non per fare squadra – di coloro che i problemi di Anguillara li hanno letti sui giornali lasciando ad altri l’onere di provare a risolverli”.

Di Graziarosa Villani

Giornalista professionista, Laureata in Scienze Politiche (Indirizzo Politico-Internazionale) con una tesi in Diritto internazionale dal titolo "Successione tra Stati nei Trattati" (relatore Luigi Ferrari Bravo) con particolare riferimento alla riunificazione delle due Germanie. Ha scritto per oltre 20 anni per Il Messaggero. E' stata inoltre collaboratrice di Ansa, Il Tempo, Corriere di Civitavecchia, L'Espresso, D La Repubblica delle Donne, Liberazione, Avvenimenti. Ha diretto La Voce del Lago. Direttrice di Gente di Bracciano e dell'Ortica del Venerdì Settimanale, autrice di Laureato in Onestà (coautore Francesco Leonardis) e de La Notte delle Cinque Lune, Il processo al Conte Everso dell'Anguillara (coautore Biagio Minnucci), presidente dell'Associazione Culturale Sabate, del Comitato per la Difesa del Bacino Lacuale Bracciano-Martignano, vicepresidente del Comitato Pendolari Fl3 Lago di Bracciano.