Si è tenuto il 10 ottobre presso il Teatro della casa Circondariale di Civitavecchia, lo spettacolo “Il Campo” liberamente ispirato a “I ragazzi della via Pal” e interpretato dai detenuti della compagnia Addentro della Casa Circondariale di Civitavecchia.

Il Progetto Fortezza si rivolge alla popolazione detenuta maschile e femminile della Casa Circondariale e della Casa di Reclusione di Civitavecchia e nasce con l’intento di utilizzare il potenziale terapeutico dell’arte teatrale come strumento   di prevenzione e riabilitazione del disagio mentale attraverso la promozione generale del benessere psico-fisico.

L’esperienza teatrale, infatti, non svolge una semplice funzione ricreativa e di stimolo intellettuale, poiché permette lo sfogo, la canalizzazione e la trasformazione in atti costruttivi di emozioni potenzialmente distruttive.

Si tratta di fatto, di interventi di prevenzione primaria, secondaria e terziaria in ambito psicologico e psichiatrico.

Nel periodo di riferimento di 6 mesi sono stati coinvolti 36 detenuti, e di questi 16 hanno partecipato alla rappresentazione finale. I partecipanti avevano età ed etnie differenti. Le differenti etnie hanno costituito una ricchezza di risorse, prima fra tutte la possibilità di trovare un linguaggio comune, attraverso l’espressività teatrale si è evidenziata una diminuzione dell’aggressività e degli atteggiamenti negativi, e l’utilizzo di comportamenti più congrui e adeguati all’ambiente detentivo.

Il laboratorio teatrale ha rappresentato un’effettiva ed efficace terapia del disagio, nonché uno stimolo per l’attivazione delle risorse personali di pazienti e operatori con conseguenze trasformative di luoghi e persone. Lo spettacolo “Il Campo” si è svolto in un clima di grande commozione, presenti la dottoressa Andò, la dottoressa Celozzi e il direttore generale della Asl Roma 4 Giuseppe Quintavalle che ha manifestato la sua soddisfazione nel progetto.

 

Di Graziarosa Villani

Giornalista professionista, Laureata in Scienze Politiche (Indirizzo Politico-Internazionale) con una tesi in Diritto internazionale dal titolo "Successione tra Stati nei Trattati" (relatore Luigi Ferrari Bravo) con particolare riferimento alla riunificazione delle due Germanie. Ha scritto per oltre 20 anni per Il Messaggero. E' stata inoltre collaboratrice di Ansa, Il Tempo, Corriere di Civitavecchia, L'Espresso, D La Repubblica delle Donne, Liberazione, Avvenimenti. Ha diretto La Voce del Lago. Direttrice di Gente di Bracciano e dell'Ortica del Venerdì Settimanale, autrice di Laureato in Onestà (coautore Francesco Leonardis) e de La Notte delle Cinque Lune, Il processo al Conte Everso dell'Anguillara (coautore Biagio Minnucci), presidente dell'Associazione Culturale Sabate, del Comitato per la Difesa del Bacino Lacuale Bracciano-Martignano, vicepresidente del Comitato Pendolari Fl3 Lago di Bracciano.