Domani a Cerveteri sarà inaugurata la mostra “Dall’Egeo al Tirreno. Capolavori ritrovati di contesti perduti”, promossa e organizzata dal MiBAC e dal Comune di Cerveteri. L’evento sarà preceduto alle ore 15 da una conferenza stampa di presentazione alla quale parteciperanno Alessio Pascucci, sindaco di Cerveteri, Lorenzo Croci, assessore allo Sviluppo Sostenibile del Territorio, il Direttore Generale Archeologia Belle Arti e Paesaggio, dott.ssa Caterina Bon Valsassina, l’avv. Lorenzo d’Ascia, capo dell’Ufficio legislativo del MiBAC, il Generale B. Fabrizio Parrulli e il Colonnello Alberto Deregibus del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, l’arch. Margherita Eichberg, Soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Roma, la provincia di Viterbo e l’Etruria meridionale e la dott.ssa Alfonsina Russo, attualmente Direttore del Parco Archeologico del Colosseo. Alle 18 è in programma l’apertura al pubblico.

Sarà esposta per la prima volta al pubblico una selezione di un eccezionale nucleo di materiali archeologici riacquisiti al Patrimonio nazionale solo da poche settimane, a conclusione di una lunga vicenda giudiziaria, grazie a un accordo transattivo recentemente concluso dall’Avvocatura Generale dello Stato.

È presentato anzitutto un significativo gruppo di ceramiche di fabbrica greco-orientale del VII sec. a.C., riconducibili alla nota produzione dello “Stile della capra selvatica”, originaria delle coste meridionali dell’attuale Turchia e delle isole antistanti, e caratterizzata da fregi zoomorfi nei quali l’iconografia della capra selvatica o stambecco ricorre con particolare frequenza.

Le nuove acquisizioni hanno notevolmente ampliato le attestazioni note fino ad ora. Sarà inoltre possibile ammirare alcuni vasi attici databili tra il VI e il V sec. a.C., perfetta esemplificazione dei prodotti di alto artigianato artistico provenienti dall’Egeo, e più in generale da tutto il Mediterraneo, dei quali l’Etruria tirrenica rappresentò per un lungo arco di tempo il principale recettore.

“È per noi un grande onore poter ospitare nuovamente un’iniziativa di così grande pregio artistico e culturale – dichiara il sindaco Alessio Pascucci – una mostra che assume un valore ancora più grande soprattutto se consideriamo che si trova davvero a due passi da un altro luogo importantissimo per la nostra città, dove sono custoditi i due capolavori per eccellenza dell’arte e della cultura etrusca: la Kylix e il Cratere di Eufronio, anch’essi lontani per tanti anni dall’Italia a seguito di scavi clandestini e poi recuperati ed esposti prima a Roma, e oggi in maniera permanente nella loro casa originale, in quella di Cerveteri, all’interno del Museo Nazionale Caerite. Ci teniamo a ringraziare nuovamente il Generale Fabrizio Parrulli, Comandante dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, l’Arch. Margherita Eichberg, Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Roma, la provincia di Viterbo e l’Etruria meridionale, la Dott.ssa Caterina Bon, Direttrice Generale ABAP, la Dott.ssa Maria Vittoria Marini Clarelli, Dirigente del Servizio Circolazione ABAP senza il cui impegno quotidiano sarebbe stato impossibile organizzare un evento come questo. Un ringraziamento particolare va anche alla Dott.ssa Alfonsina Russo, già Soprintendente dell’Etruria meridionale, oggi  Direttrice del Parco Archeologico Del Colosseo, che ha avviato la collaborazione con i Carabinieri del Nucleo Tutela del Patrimonio per l’esposizione della prima mostra sul Patrimonio Ritrovato”.

“Il recupero dei beni trafugati  – sottolinea la Soprintendenza competente per territorio – è tanto più importante quando aggiunge un tassello alla ricostruzione della nostra Storia. In questo senso la mostra assume rilevanza in quanto espone un significativo gruppo di opere recentemente riacquisite al patrimonio italiano.
Lo scavo clandestino e i traffici illeciti spezzano irrimediabilmente la trama che lega gli oggetti alle società del passato e alle comunità del presente. Solo nei casi più fortunati è possibile riannodare alcuni di quei fili. In quest’ottica ogni reperto conserva la propria voce e contribuisce alla narrazione storica solo se inserito nel proprio contesto di appartenenza. In rari casi, alcuni dei materiali rubati, dopo il recupero, possono ancora raccontare almeno una minima parte della loro storia e aiutarci a immaginare il mondo dal quale provengono.
È questo il caso dei vasi esposti nella mostra, che appartengono a due importanti classi di materiali databili tra il VII ed il V sec. a.C. originarie dell’Egeo, ma destinate ad alimentare il lusso delle élite tirreniche e ad esibirne la ricchezza e il potere.

“Sarà un grande fine settimana dedicato al patrimonio storico e archeologico di Cerveteri – afferma l’assessore Croci – infatti, il 21, 22 e 23 settembre  in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio non solo sarà possibile visitare la nuova mostra “Dall’Egeo al Tirreno. Capolavori ritrovati di contesti perduti” presso la sala “Mauro Cristofani” e quella allestita presso le Case Grifoni “Il Patrimonio ritrovato a Cerveteri” ma saranno previste numerose altre attività culturali.

Venerdì sera il centro storico si animerà con personaggi noti della storia medievali che faranno scoprire ai visitatori un capitolo meno noto della storia ceretana con l’apertura serale delle chiese di Santa Maria Maggiore e Sant’Antonio Abate (prenotazione obbligatoria), sabato alle ore 16:00 verrà aperta la Tomba Regolini-Galassi presso la necropoli del Sorbo e, dalle 21:00 alle 23:00, grazie alla collaborazione con il Polo Museale del Lazio, sarà possibile visitare il Museo Nazionale Archeologico con le note opere firmate dal ceramista greco Euphronios e le due mostre. Durante la serata si esibirà il quartetto jazz della Zambra Dixie Band diretto dal maestro Augusto Travagliati

Di Graziarosa Villani

Giornalista professionista, Laureata in Scienze Politiche (Indirizzo Politico-Internazionale) con una tesi in Diritto internazionale dal titolo "Successione tra Stati nei Trattati" (relatore Luigi Ferrari Bravo) con particolare riferimento alla riunificazione delle due Germanie. Ha scritto per oltre 20 anni per Il Messaggero. E' stata inoltre collaboratrice di Ansa, Il Tempo, Corriere di Civitavecchia, L'Espresso, D La Repubblica delle Donne, Liberazione, Avvenimenti. Ha diretto La Voce del Lago. Direttrice di Gente di Bracciano e dell'Ortica del Venerdì Settimanale, autrice di Laureato in Onestà (coautore Francesco Leonardis) e de La Notte delle Cinque Lune, Il processo al Conte Everso dell'Anguillara (coautore Biagio Minnucci), presidente dell'Associazione Culturale Sabate, del Comitato per la Difesa del Bacino Lacuale Bracciano-Martignano, vicepresidente del Comitato Pendolari Fl3 Lago di Bracciano.