sindaco, sostegnoSlittano a ottobre le elezioni di Bracciano

Riceviamo e volentieri pubblichiamo

Volendo riassumere in estrema sintesi la “Politica del Fare” dell’amministrazione  Tondinelli, potremmo dire che essa consiste essenzialmente: nell’utilizzo, per di più in ritardo, di fondi Comunali per asfaltature che includono anche la strada che, prima dell’ampliamento territoriale deciso dall’Amministrazione stessa ad inizio mandato, era di competenza della Città Metropolitana; nel prevedere il pagamento di un canone per il Centro anziani; nell’attuare una procedura di concessione che affiderà la gestione degli impianti sportivi a un privato per 30 (TRENTA!) anni; nell’approvazione di atti dichiarati illegittimi dalla Regione Lazio.
Ma andiamo con ordine trattando succintamente, per quanto possibile, le varie tematiche.

Partiamo dall’avvio dell’asfaltatura delle strade, che è stato accolto con sollievo da tutti i cittadini.
Sul tema, osserviamo soltanto che sono stati utilizzati fondi residui di un mutuo, sottoscritto anni fa dal Comune per la realizzazione di una scuola mai costruita e di cui il paese avrebbe veramente un gran bisogno.
E poiché tali fondi erano potenzialmente disponibili già all’atto dell’insediamento dell’attuale giunta, la domanda sorge spontanea: se si volevano utilizzare quei soldi, perché si è aspettato quasi tre anni per iniziare ad asfaltare le strade, mentre si verificavano numerosissimi danni alle auto e infortuni ai pedoni?
Senza contare che l’attuale maggioranza ha deciso quasi subito, appena insediata, l’ampliamento del territorio comunale, acquisendo la zona della rotatoria de La Rinascente ed oltre. All’atto dell’acquisizione, fu dichiarato che  non ci sarebbero stati oneri per il Comune, ma oggi  la prima strada asfaltata è stata proprio quella che, prima dell’ampliamento, era della Provincia. E come se non bastasse, i braccianesi non pagheranno soltanto per una strada che avrebbero potuto avere “gratuitamente”, ma anche per il rifacimento della rotatoria che era anch’essa, prima dell’ampliamento del territorio comunale, di competenza della Provincia (oggi Città Metropolitana).

Alcuni altri argomenti, sono stati invece i principali  punti trattati nel corso della seduta del Consiglio comunale del 7 marzo, e rivestono sicuramente un alto interesse per la comunità.
Qui trattiamo  il regolamento per il funzionamento dei Centri diurni anziani comunali. Scriveremo  sul regolamento della raccolta rifiuti, dei campi sportivi e della situazione della pianta organica nel prossimo imminente articolo.


Per quanto riguarda il Centro anziani, il sindaco ha pensato bene di far approvare un regolamento,con il voto contrario della minoranza, che prevede di affidare mediante un bando la gestione del Centro ad una associazione prevedendo, tra l’altro, il Pagamento di un Canone.
Il sindaco ha giustificato la decisione di far pagare un canone agli anziani del paese richiamando la decisione della commissaria prefettizia che, prima delle elezioni del 2016, aveva stabilito che l’uso degli spazi di proprietà comunale deve prevedere il pagamento di un canone. Ha affermato inoltre che in caso di concessione gratuita sarebbe intervenuta la Corte dei conti

E qui sorgono delle domande:
Come mai le aree, di proprietà comunale, da destinare ad aree di parcheggio a servizio del nuovo supermercato LIDL,  sono state date in concessione gratuita per 12 anni, ed il centro anziani deve invece pagare un canone?

Come mai la regola dettata della commissaria non é stata applicata subito, a partire dall’insediamento dell’attuale giunta?
Perché si è “scoperto” che la struttura aveva bisogno di essere ristrutturata, con conseguente chiusura della stessa, solo dopo che la presidente che gestiva il Centro ha rassegnato le dimissioni?  E come mai fino alle citate dimissioni nessuno aveva ritenuto di fare un bando per la concessione in uso dei locali?

Se veramente il sindaco è convinto che la Corte dei conti interverrebbe nel caso in cui i locali del centro anziani venissero concessi gratuitamente, proponiamo di interpellare preventivamente la Corte.    La politica del fare a volte è un concetto astratto, a meno che non sia quella del fare le cose ben fatte a tutela degli interessi dei cittadini.

L’opposizione unita

Di Graziarosa Villani

Giornalista professionista, Laureata in Scienze Politiche (Indirizzo Politico-Internazionale) con una tesi in Diritto internazionale dal titolo "Successione tra Stati nei Trattati" (relatore Luigi Ferrari Bravo) con particolare riferimento alla riunificazione delle due Germanie. Ha scritto per oltre 20 anni per Il Messaggero. E' stata inoltre collaboratrice di Ansa, Il Tempo, Corriere di Civitavecchia, L'Espresso, D La Repubblica delle Donne, Liberazione, Avvenimenti. Ha diretto La Voce del Lago. Direttrice di Gente di Bracciano e dell'Ortica del Venerdì Settimanale, autrice di Laureato in Onestà (coautore Francesco Leonardis) e de La Notte delle Cinque Lune, Il processo al Conte Everso dell'Anguillara (coautore Biagio Minnucci), presidente dell'Associazione Culturale Sabate, del Comitato per la Difesa del Bacino Lacuale Bracciano-Martignano, vicepresidente del Comitato Pendolari Fl3 Lago di Bracciano.